Torino Capitale

Luoghi e Monumenti da visitare

Torino è senz'altro una delle migliori città d'Italia, di seguito vi propongo una guida dei luoghi e monumenti più caratteristici di questa meravigliosa città.

Piazza Vittorio

una meravigliosa vista panoramica di Piazza Vittorio, in cui svetta anche la Mole Antonelliana, simbolo della città a cui abbiamo dedicato una pagina a parte

Piazza Vittorio Veneto (detta semplicemente Piazza Vittorio dai torinesi), è una delle piazze storiche e porticate di Torino, situata nella parte orientale del centro cittadino, tra il termine di via Po e la riva sinistra del fiume Po.

La piazza infatti, termina con lo storico ponte Vittorio Emanuele I, che collega la piazza stessa, insieme ai due lungofiume viari laterali e i cosiddetti Murazzi del Po, alla riva destra del fiume, permettendo così l'accesso al quartiere detto di Borgo Po, dove sono chiaramente visibili la Chiesa della Gran Madre di Dio, il Monte dei Cappuccini, di cui parleremo in seguito.

Piazza Vittorio è sicuramente la piazza più affascinante di Torino ed è luogo della movida giovanile, per via dei numerosi locali presenti sotto i portici, insieme al quartiere San Salvario.

Il posto giusto per il tuo titolo

Da qui si può salire sul Monte dei Cappuccini è una collina di 325 m s.l.m. che dista pochi metri dalla Gran Madre. Su di esso, si erge il convento e la chiesa barocca di Santa Maria al Monte, affidato ai frati Cappuccini, da cui il nome. 

La chiesa della Gran Madre di Dio è uno dei più importanti luoghi di culto cattolici di Torino. Situata nella piazza omonima, si trova sulla riva destra idrografica del fiume Po, nel quartiere Borgo Po, immediatamente prospiciente al Ponte Vittorio Emanuele I, come ho già anticipato. 

Tutto il centro storico è comunque affascinante

di seguito vi è una raccolta di fotografie dei luoghi simbolo del centro storico

Parco del Valentino

Il Valentino è il parco più originale e divertente di Torino, sorge sulle rive del Po, infatti nel periodo estivo dei piccoli battelli turistici, Valentino e Valentina, attraccano proprio qui e trasportano i turisti lungo il fiume po' alla scoperta dei luoghi d'interesse turistico lungo il fiume.

Il parco prende il nome da uno dei due castelli che lo dominano, appunto il Castello del Valentino, oggi è proprietà del Politecnico di Torino e ospita i corsi di laurea in architettura ma in passato è stato una delle dimore dei Savoia.

l'altro castello è una riproduzione dei tipici castelli piemontesi e valdostani e ospita diverse botteghe e negozi. Si tratta di un museo medievale, ma non è un vero castello risalente a quell'epoca.

Basilica di Superga

La basilica di Superga, nota anche come Real basilica di Superga, sorge sull'omonimo colle a nord-est di Torino. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi.

Superga è la meta di molti turisti ed escursionisti, essendo situata nelle colline piemontesi è vicina a numerosi sentieri boschivi; inoltre la basilica è un simbolo importante per i torinesi.


Superga è sede dell'incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949. Alle ore 17:03; il Fiat G.212, con a bordo l'intera squadra del Grande Torino, si schiantò, per via del maltempo e della scarsa visibilità contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese; le vittime furono 31, tra giocatori,dirigenti ed equipaggio.

Proprio qualche giorno fa, si è tenuta la 71esima manifestazione in onore delle vittime della tragedia.


Abbiamo fatto un approfondimento su due luoghi di importanza culturale,storica e sociale, ovvero il Museo Egizio e la Mole Antonelliana. Per visualizzare potete sia cliccando nel menù a tendina, si cliccando sui nomi evidenziati.

Per i più golosi...

di seguito vi propongo alcune specialità culinarie autoctone.

Il gianduiotto o giandujotto è un cioccolatino a forma di barca rovesciata composto con cioccolata denominata gianduja che si produce a Torino. Solitamente è avvolto in carta dorata o argentata.Viene ottenuto impastando il cacao e lo zucchero con la famosa nocciola Tonda Gentile del Piemonte, rinomata per la sua qualità.

Il gianduiotto fu prodotto per la prima volta dalla nota società dolciaria torinese Caffarel nello stabilimento situato in Borgo San Donato e presentato al pubblico nel carnevale del 1865 dalla maschera torinese Gianduja, da cui prende il nome, che distribuiva per le strade della città la nuova bontà.

Il bunet è un dolce di antichissima tradizione, simile ad un budino, tipico di Torino e di tutto il Piemonte, a base di uova, zucchero, latte, cacao, liquore (solitamente rum) e amaretti secchi.

E' perfetto come dolce da fine pasto per la sua freschezza e sorprendente leggerezza.

La bagna càuda è una tipica specialità gastronomica della cucina piemontese, originaria in particolare dell'Astesana, delle Langhe, del Roero, del Monferrato, delle aree meridionali della città metropolitana di Torino e delle province di Cuneo, Alessandria e Asti. 

La bagna càuda è una preparazione a base di aglio e acciughe, cotta a fuoco lento in olio extravergine d'oliva, riducendo il tutto a salsa.

Si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione solitamente divise tra crude e cotte: cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o abbrustoliti, foglie di cavolo crude, cavolfiore, topinambur, barbabietole, patate cotte a vapore, ravanelli, rape e tante altre.

Si consuma intingendovi vari tipi di verdure di stagione solitamente divise tra crude e cotte: cardi, cipolle cotte al forno, peperoni crudi o abbrustoliti, foglie di cavolo crude, cavolfiore, topinambur, barbabietole, patate cotte a vapore, ravanelli, rape e tante altre.

E' sicuramente il simbolo dell'arte culinaria piemontese, permettetemi di spendere due parole di fronte a questo capolavoro del gusto; la cucina piemontese è la cucina dei contadini, dei pastori, semplice ma di una bontà disarmante...ecco la bagna cauda rappresenta proprio tale idea di cucina, se siete persone schizzinose o sofisticate evitate di provarla, ma se vi piace il cibo casereccio e sapete il fatto vostro allora dovete assolutamente mangiarla.

Il Bicerin, letteralmente bicchierino, è una storica bevanda calda e analcolica tipica di Torino, evoluzione della settecentesca "bavarèisa", gustosa bevanda servita in grandi bicchieri tondeggianti, composta da una mescolanza di caffè, cioccolato e crema di latte.

Il rituale del bicerin prevedeva che i tre ingredienti fossero serviti separatamente. Inizialmente erano previste tre varianti: pur e fior (l'odierno cappuccino), pur e barba (caffè e cioccolato), un pòch ëd tut (ovvero un po' di tutto), con tutti e tre gli ingredienti miscelati. È stata quest'ultima formula ad avere più successo e a prevalere sulle altre.

un grande estimatore del bicerin fu il grande Camillo Benso conte di Cavour.


Più recente è, invece, l'omonimo liquore al gianduja, dall'inconfodibile sapore, perfetto per chi vuole togliersi uno sfizio facendo un favore alle papille gustative.

Altre prelibatezze

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